Precari sanità: direttiva del Ministero per la proroga

Nel giro dei primi 15 giorni di dicembre si è avviato il percorso per la stabilizzazione del personale precario del Servizio Sanitario Nazionale con un ottimo viatico: la direttiva alle Regioni, firmata dal Sottosegretario di Stato alla Salute, Paolo Fadda, per la proroga di tutti i contratti in essere fino al 31 dicembre 2016.

Si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie al nostro impegno e alla serietà con cui lo hanno fatto proprio gli interlocutori istituzionali, che segue all’approfondito confronto nel corso del quale sono state apportate alla bozza di Dpcm (strumento al quale la legge 125/2013 rinvia la regolamentazione specifica delle assunzioni dei precari della sanità) tutte le modifiche migliorative ritenute possibili alla luce dei vincoli normativi oggi esistenti ma, contestualmente, abbiamo rappresentato la necessità assoluta di superare quegli stessi vincoli che non dovevano diventare un alibi per un’operazione meramente palliativa e inidonea a garantire l’occupazione e l’erogazione dei servizi essenziali.

Posizione condivisa dal Ministero con la sottoscrizione, il 3 dicembre scorso, di un documento nel quale si è evidenziata la necessità di adottare ulteriori interventi per dare risposte esaustive al problema del precariato nel SSN, consentendo la stabilizzazione anche per il personale con le tipologie di lavoro flessibile che non si è potuto ricomprendere nella bozza di Dpcm e la piena attuazione del percorso anche nelle Regioni sottoposte a piano di rientro. In quella stessa sede il Sottosegretario Fadda aveva assunto l’impegno ad emanare una direttiva alle Regioni per la proroga al 31.12.2016 di tutti i rapporti di lavoro in essere, compresi quelli flessibili ed atipici, poi puntualmente sottoscritta il 10 Dicembre scorso.

Parte ora una fase che richiederà il massimo impegno alla nostra intera Organizzazione, prima di tutto per far adottare dalle diverse regioni i provvedimenti di proroga che consentiranno di affrontare in condizioni di maggiore serenità, tanto per le decine di migliaia di lavoratori precari che per i cittadini destinatari dei servizi, i prossimi passaggi: l’emanazione del Dpcm e, soprattutto, la definizione degli ulteriori strumenti normativi dei quali è stata condivisa la necessità.

COMUNICATO STAMPA UNITARIO

DIRETTIVA MINISTERIALE

VERBALE DEL 3 DICEMBRE